Pagina:Gioberti - Del rinnovamento civile d'Italia, vol. 3, 1912 - BEIC 1833665.djvu/257

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fluttuazioni travagliose ci sogliono durare quanto lo stato di transito dall’antico al nuovo. I passaggi da un’epoca ad un’altra disparatissima sono lunghi e difficili ; e prima che la democrazia si assolidi anche presso i popoli piú avanzati nella cultura, si dovrá attraversare una spezie di medio evo, che sará certo piú breve e meno angoscioso del primo, ma pur tale che basterá al tormento di parecchie generazioni. Se non che l’etá moderna ha un vantaggio dalle passate, cioè la previdenza, effetto dell’avanzata cultura, mediante la quale molti mali, che giungevano impreveduti ai nostri maggiori, oggi si possono preconoscere nella generalitá loro, e quindi, pogniamo che non sieno evitabili, ci è dato di renderli men gravi e ammannirne la medicina. Giova pertanto il rivolgere a un punto di tanto rilievo l’attenzione degli uomini savi, affinché, riandati i casi sinistri e possibili, ne apprestino il rimedio, preoccupando l’avvenire colla prudenza civile e preparando, se posso cosi esprimermi, la terapeutica del Rinnovamento.

Nella pratica, come nella scienza, la bontá dei risultati dipende dal metodo che si elegge. Nel modo che nelle dottrine la posizione deT loro pronunziati non può essere arbitraria, ma viene determinata dalla qualitá dei veri che si espongono, si dichiarano, si provano, e dalla logica che li governa; similmente nelle imprese politiche che constano di molti capi, gli uni debbono precedere, gli altri venire appresso, secondo che prescrive la logica civile fondata nella loro natura: né tal ordine può essere sostanzialmente turbato senza danno e rovina di tutto l’assunto, come si è veduto nel nostro Risorgimento, quando alla dialettica nazionale che dovea indirizzarlo sottentrò la sofistica delle fazioni. Ma ogni metodica argomenta certi principi in cui si radichi, ché coloro i quali vogliono premettere il metodo alla dottrina non se ne intendono, e ogni organo logico è il corollario di una teorica dottrinale. Il metodo pratico del Rinnovamento italiano dee dunque dedursi dalle sue dottrine; le quali vogliono attingersi dal senso retto non dal volgare o comune, procedere dalla cognizione dei savi e non mica dalla fantasia degl’inesperti e delle sètte, e però debbono essere