Pagina:Gioberti - Del rinnovamento civile d'Italia, vol. 3, 1912 - BEIC 1833665.djvu/258

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democratiche non demagogiche. Se la demagogia prevalesse nelle massime e nell’ indirizzo (e il pericolo è grave per le ragioni che vedremo fra poco), non solo il Rinnovamento verrebbe meno, ma avrebbe un esito ancor piú infelice del moto che lo precedette.

Questo sia il primo capo di ogni discorso: che la nazionalitá essendo il bene supremo e la base di tutti gli altri, essa dee antimettersi in ragione di tempo e d’importanza ad ogni altra considerazione. Ora la nazionalitá consta di autonomia e di unione; perché senza di questa*Tu~non sei un popolo ma molti, senza di quella tu non sei una nazione ma una greggia serva o vassalla dello straniero. Nell’ordine logico-astratto l’autonomia va innanzi all’unione; ma nell’ordine logico-pratico una certa unione è necessaria ad acquistare l’indipendenza, benché l’unione compita e l’unitá politica abbiano bisogno di questa e la presuppongano. 11 Balbo errò a confondere l’unione perfetta coll’imperfetta e, postergando anche questa all’autonomia, fu causa che tutto precipitasse. Ora, per conseguire il bene della nazionalitá co’ suoi due coefficienti essendo piu che mai necessario l’accordo degli animi e delle forze, si debbono metter da canto quei piati di minor momento che possono scemarle o dividerle. E perciò ogni qual volta avvenga che si possa ripigliare la causa dell’unione (considerata generalmente) e della indipendenza, chiunque sturbi la concordia, mettendo in campo intempestivamente quistioni meno importanti, fará segno di essere un cagnotto dell’Austria, o alla men trista di antiporre agl’interessi della patria quelli della sua fazione.

Mettendo per un momento da banda i vantaggi di minor rilievo (dico «minore» per comparazione), non si ha però da temere che lor si rechi alcun pregiudizio, poiché questo è anzi il solo modo di conseguirli e di assicurarli. Cosi, per cagion di esempio, il bene che piú monta dopo i suddetti è il tenore democratico del reggimento. Ora egli è chiaro che un popolo non può essere democraticamente ordinato e in grado di mantenere questo suo assetto, se non ha essere di nazione una e indipendente; e però chi attende a procacciare la nazionalitá