Pagina:Gioberti - Del rinnovamento civile d'Italia, vol. 3, 1912 - BEIC 1833665.djvu/266

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allevato, né può esser tale se la sua disciplina fu aulica o gesuitica. La causa principale, per cui da un mezzo secolo la monarchia costituzionale fa cattiva prova e nei tempi anteriori

( l’assoluta si corruppe e si uccise da se medesima, si troverá, chi ben guardi, nel reo tirocinio dei principi; accresciuto, se non incominciato, da che la peste del gesuitismo invase eziandio le regge, recandosi in pugno la coscienza dei regnanti e l’instituzione de’ lor successori. Perciò uno dei modi piú efficaci con cui Vittorio Emanuele può conciliarsi la confidenza dei popoli risiede nell’elezion degli uomini assortiti a instruire e indirizzare i futuri eredi della sua potenza, perché niuno potrá dubitare che il padre non sia devoto alla causa italica, s’egli vuole che sin dagli anni teneri se ne instilli l’amore nel petto de’ suoi figliuoli. L’instituzione del ceto inferiore non è men necessaria delle riforme economiche a creare una plebe civile. E siccome la plebe non può essere civile se non è guerriera e atta nei gravi cimenti a difender la patria, gli esercizi militari dovrebbero esser comuni a tutta la gioventú, e specialmente a quella dei campi e delle officine, e sottentrare agli oziosi trastulli, come costumavasi nella Svizzera e nelle cittá libere della Germania ai tempi del Machiavelli ò). Io vorrei che persino i giuochi e i balocchi dei fanciulli servissero di apparecchio disciplinare al soldato ed al cittadino; e non temerei coi fautori della pace universale ( 1 2 ) che

(1) Arte della guerra, i, 2.

(2) Il nobile sogno della pace universale nacque nella gran testa delTAligliieri e si trova espresso nel primo della Monarchia. Ivi egli pone per principio che «l’ultima potenzia di tutta l’umanitá», cioè «l’ultimo della potenzia umana, è potenzia o virtú intellettiva. E perché questa potenzia per uno uomo o per alcuna particolare congregazione di uomini, tutta non può essere in atto ridotta, è necessario che sia moltitudine nella umana generazione, per la quale tutta la potenzia sua in uno atto si riduca» (traduzione del Ficino). La sovranitá del pensiero e l’unitá mentale del genere umano non potrebbero significarsi in modo piú accurato e preciso con qualsivoglia forinola moderna. Da questa premessa con ovvio raziocinio Dante conchiude «che la universale pace tra tutte le cose è la piú ottima a conseguitare l’umana beatitudine. Di qui avvenne che sopra a’ pastori venne dal cielo uno suono, che non disse 1 ricchezze, piaceri, onori, lunga vita, sanitá, gagliardia, bellezza ’; ma disse ‘ pace ’, perché la celestiale compagnia cantò: * Sia gloria in cielo a Dio, e in terra agli uomini di buona volontá sia pace ’. E questa era ancora la propria salutazione del Salvatore: ‘ A voi sia pace ’, perché era conveniente al sommo Salvatore una salutazione somma».