Pagina:Gioberti - Del rinnovamento civile d'Italia, vol. 3, 1912 - BEIC 1833665.djvu/337

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che si propongono, il quale si è di pacificare l’ Italia e d’ impedire che le armi e le discordie della penisola partoriscano una guerra europea. Ma il rimedio sarebbe vano, se la pace proposta offendesse il nostro onore, distruggesse i nostri diritti, annullasse i nostri desidèri, le nostre speranze e gli sforzi eroici di due anni, frutto di tanti sudori e di tanto sangue; come quella che, invece di produrre la quiete desiderata, aggiungerebbe la guerra civile all’esterna, metterebbe in rivolta e in tempesta le varie provincie, preparerebbe infallibilmente la rovina della monarchia italiana e delle nostre instituzioni. Eccovi, eccellentissimi signori, le considerazioni che renderanno efficaci e potenti le vostre parole al cospetto di tutta Europa, mostrandole avvalorate da quella opinione pubblica che oggi signoreggia i governi e decide sovranamente della sorte delle nazioni.