Pagina:Gioberti - Del rinnovamento civile d'Italia, vol. 3, 1912 - BEIC 1833665.djvu/357

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Monti. Ho chiesto la parola solo per accennare che io ieri sera mi trovai testimonio mentre l’onorevole nostro collega si fece a dire qualche parola al popolo che l’applaudiva. In queste sue parole io non trovai allusione di sorta che potesse menomamente offendere la rappresentanza nazionale.

Longoni. Io non ho voluto ciò dire.

Monti. Se è cosi, io ritiro le mie parole.

L’onorevole nostro collega ha detto che le nostre instituzioni, le quali certamente comprendono la monarchia e la rappresentanza nazionale, erano assicurate ed erano difese tanto dal popolo quanto dalla guardia nazionale, come pure dal campale esercito: mi pare adunque che in queste sue parole avesse reso omaggio a tutte quante quelle cose delle quali noi ci teniamo grandemente onorati ( segni d’approvazione).

Presidente. Il ministro dell’ interno ha la parola.

Rattazzi, ministro dell’ interno. La posizione in cui ci troviamo noi componenti il ministero attuale rispetto all’illustre persona che ne era poco prima il presidente, ci sará scusa se non entriamo a portare un giudizio sulle espressioni or qui spiegate.

Bensí non posso far a meno che far plauso ai generosi sentimenti che furono espressi dall’onorevole deputato Longoni, in quanto che tendono a rassicurare la nazione, che è degnamente rappresentata da questa Camera; però non posso associarmi ad esso sulle censure espresse sulla popolazione di questa capitale.

Io credo in vece che si debba avere, a ragione, pienissima fiducia nella popolazione di Toripo.

Alcuni poterono bensí per qualche istante cercare di trarla in inganno, facendo credere cose contrarie al vero; ma noi teniamo per fermo che, conosciuta la veritá, il popolo di Torino, come pure tutto il popolo subalpino, non potrá a meno che rientrare nell’ordine e conservare quella calma e quella tranquillitá che fu mai sempre da esso conservata.

Noi però sentiamo tutto il bisogno di far conoscere questa veritá, ed è appunto prevenendo le osservazioni fatte che abbiamo creduto opportuna la pubblicazione di un proclama, e dentr’oggi questo proclama sará pubblicato.

Longoni. Domando la parola per un fatto personale. Voleva solo fare osservare al ministro dell’interno che io però non ho parlato di tutta la popolazione di Torino, ma solamente di alcuni perturbatori.