Pagina:Gioberti - Del rinnovamento civile d'Italia, vol. 3, 1912 - BEIC 1833665.djvu/39

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famiglie decrepite e renderle di nuovo feconde, non vi ha spedante migliore che quello di ricacciarle nella plebe, quasi sofronisterio dei grandi traligni, e farvele stare per qualche tempo, onde tornino ottimati mediante la prova e la disciplina dei proletari. Cosi Ugo Ciapetta fu figliuolo di un beccaio di Parigi secondo certe cronache, e traeva la sua discendenza da Troia secondo certe favole; acconcio emblema della virtú rawivatrice che il popolo possiede e dell’ ufficio che esercita nell’umana famiglia» ( x ).

La considerazione dei propri interessi e la provvidenza dell’avvenire dovrebbero consigliare l’alleanza plebeia eziandio a quei borghesi nei quali possono poco o nulla la religione, l’umanitá e la giustizia. Perocché non è dato loro altrimenti di antivenire gli eccessi altrui e la propria rovina. La trista esperienza dei di nostri insegna la vanitá degli altri rimedi, e che l’incaponirsi a non rimettere dei presenti vantaggi li pone tutti a pericolo. La plebe cresce ogni giorno di numero, di accorgimento, di vigore; e quando infuria, i suoi impeti non hanno freno. Ma ella tardi s’infiamma e solo quando vi è tratta di forza, avendo toccato con mano che le vie legali e pacifiche riescono inutili. Fuori di questo caso, la plebe è discreta, moderata, condiscendente, lasciando di buon grado i maneggi difficili ai piú esperti, purché si mostrino teneri e solleciti del suo bene. Chi stima il contrario calunnia la plebe e ignora la storia. Due anni fa era ancora in mano dei conservatori francesi l’ovviare a nuove turbolenze e l’impedire che le utopie di certe sètte entrassero lusinghiere nel cuore delle moltitudini. Ora il male è fatto, e tocca alla borghesia italiana l’erudirsi all’esempio di oltremonte. Abbracciando la plebe, non solo sicurerá la parte ragionevole e legittima dei propri interessi, ma fará acquisto dei beni che le mancano; perché quantunque i facoltosi non possano fra noi, come in Francia (per le ragioni dette), pigliar gran fatto dalla plebe amor di patria e spiriti nazionali, possono tuttavia apprenderne costumatezza, sobrietá, pudore, virtú domestiche,

(i) Gesuita moderno, t. ili, p. 568, nota.

V. Gioberti, Del rinnovamento civile d’Italia - ili.

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