Pagina:Gioberti - Del rinnovamento civile d'Italia, vol. 3, 1912 - BEIC 1833665.djvu/42

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La-vera democrazia, in cui nazione e popolo sono tutt’uno, non è dunque una parte, poiché comprende ogni ceto, ogni divisione, ogni membro della famiglia nazionale. Nei tempi addietro, le varie classi erano si diverse, anzi contrarie d’interessi, di pensieri e di costumi, che la democrazia era cosa chimerica. Laddove oggi la civiltá avanzata, mediante la stampa, le industrie, i traffichi e la vita pubblica, accosta insieme i vari ordini in guisa che possono unirsi : i loro confini digradano e sfumano e non sono piú, come dianzi, risentiti e taglienti. Non c’è piú modo di determinare dove una classe finisca e l’altra incominci, perché il patriziato si confonde colla maggior borghesia, questa colla minore e l’ultima colla plebe; tanto che dalle somme parti della civil comunanza si discorre alle infime e da queste si risale alle somme per una segucnza di mezze tinte, atteso lo smontar dei colori e lo sdrucciolo delle gradazioni. D’altro lato questa vicinanza e similitudine, come naturale che è, non toglie la varietá e la gerarchia; laonde se tutti son popolo, non sono però nel modo medesimo. La borghesia e la plebe, come piú numerose, sono il nucleo principale dell’aggregazione, intorno al quale le altre parti si raccozzano. Errano pertanto quei conservatori che, premendo le orme municipali, corfsiderano la democrazia come una specialitá collaterale alle altre anziché come una forma a tutte comune (0. La democrazia è un tutto, non una parte; ed è un tutto come il corpo umano, che ha membra dispari ma è tinto da capo a piedi di un colore, avvivato da un sangue, coperto da una pelle. Né meno trasvanno quei democratici che scambiano come i puritani l’unitá graduata ed armonica col livellamento, il quale è tanto innaturale quanto alieno dai progressi civili. E siccome in pratica esso è impossibile, i suoi fautori trascorrono all’altro eccesso, facendo pure della democrazia una parte; se non che, laddove i municipali la vogliono serva, essi aspirano a renderla tiranneggiante. Onde nasce la guerra dei demagoghi di tutti i tempi contro la ricchezza, la celebritá, il valore; e oggi non manca chi priverebbe volentieri

(i) Questo errore è manifesto nell’opera del signor Guizot sulla democrazia.