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libro secondo - capitolo settimo | 91 |
tutti e può trarne sicura norma per ogni specie di applicazione. Anzi il vivo della storia versando nei particolari e solo da questi potendosi raccôrre la notizia fruttuosa delle leggi che girano le vicende umane, i racconti speciali sono i soli che giovino; laddove le storie universali, pogniamo che rechino instruzione speculativa e piacere, sono di poco o nessun profitto per la pratica. Ben si vuole che altri mediti e quasi svisceri quello che legge, imitando gli antichi, i quali aveano alle mani un piccol novero di libri, e talvolta anco un solo, come Omero, Senofonte, Polibio, e che, masticandoli di continuo e quasi rugumandoli, ne traevano maggior pro morale e civile che noi non facciamo dalle intere biblioteche. E che abbia da natura quel senso fino e diritto, quel tasto, per cosí dire, delle cose reali, che
s’acquista per natura e non per arte,
senza cui l’instruzione non giova; ma che quando si trova in germe ed è coltivato dallo studio della storia, diventa cosí sagace e sicuro che ti somministra la misura esatta delle cose attuali o probabili, e fa che di rado t’inganni ne’ tuoi giudizi.
L’esperienza contemporanea è il compimento della modernitá e quella parte di essa che è di uso e di frutto piú immediato. Essa non consiste in qualche pratica amministrativa e forense, come stimano i municipali e gli avvocati subalpini, i quali si reputano solenni politici se sanno vincere un piato o maneggiare le faccende di un comune. L’esperienza civile consiste nell’aver ben cònte e dimestiche le condizioni effettive del tuo paese; e siccome le proprietá di una contrada s’intrecciano per mille guise con quelle delle altre e che la leva politica dee oggi appuntarsi di fuori, cosí non si può aver notizia di una provincia italiana senza quella di tutta Italia, né si può conoscere l’Italia senza l’Europa. Le condizioni reali d’Italia e di Europa si stendono per tutti i rami della comunanza e della cultura, e quindi abbracciano le idee e i fatti, i bisogni e gl’interessi, i costumi e gl’instituti, le leggi e le armi, le credenze e le lingue, le lettere e le scienze, i traffichi e le industrie, le classi