Pagina:Gioda - Il baco da seta,1926.djvu/63

Da Wikisource.

— 53 —

soffrire per una od altra malattia soltanto nella parte dei graticci più prossima ad una finestra volta a mezzanotte, che venne aperta per dare aria alla bigattiera.

In sè questa opinione rappresenta un puro pregiudizio, ma ha di vero questo: che non l’aria, ma l’improvviso intenso abbassamento della temperatura ha compromesso la resistenza fisiologica dei bachi.

Le finestre in pieno sole possono tenersi aperte in permanenza ed al completo; ma queste pure sarà opportuno vengano difese con tendaggi. Quelle meno bene esposte dovrebbero venire aperte sia pure in permanenza (se necessario) ma solo limitatamente a quanto può essere richiesto per assicurare un continuo ricambio d’aria in ogni parte della stanza tra finestra e finestra, o tra finestre e porte, o tra finestra e camini di aspirazione del soffitto.


La temperatura.


La temperatura, come si accennò, è bene sia mantenuta fra i 18 ed i 20 centigradi nelle prime età del baco; poi la necessità di riscaldare la bigattiera non vi è più, pur rimanendo l’utilità di questa pratica.