Pagina:Giorgio G F Hegel - La fenomenologia dello spirito, 1863.djvu/13

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III

sto libro, di cui presento una scrupolosa letterale tradizione; ma ho desistilo dall'impresa, accorgendomi che il mio lavoro avrebbe triplicato un trattato già per sé sufficientemente voluminoso: il che sarebbe stato non solo un abuso della compiacenza del benevolo lettore, ma forse anche un insulto alla sua penetrazione: che non gl'ingegni a dozzina son quelli che vorranno profondarsi negli abissi del pensiero hegeliano; ed io non presumo farmi maestro de' maestri miei. Da quali attendo con riverenza di discepolo gli utili avvertimenti che sapran farmi in questo mio annoso quanto difficile ed interessante lavoro.

Il traduttore.