Pagina:Giosuè Borsi - Lettere dal fronte, 1918.djvu/147

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A Fernando Palazzi - Carpineti.

29 Agosto 1915.

Mio Fernando,

non son morto, come forse sospetti, e ti voglio sempre lo stesso bene, ma che vuoi? ho sulle spalle tre mesi di vita di caserma, prima come volontario, poi come sottotenente. Se tu mi vedessi ora, coi baffetti, con la zucca rasata, in divisa grigio-verde, ti meraviglieresti delle mie arie bellicose e del mio piglio militaresco. Sono irriconoscibile. Letteratura? Non ho mai conosciuto codesta signora. Finalmente, dopo tanto sospirare parto domani per il fronte. Raggiungo il 125° reggimento fanteria. Vado a Plava, nell’alto Isonzo. Aspettando l’ora della partenza mi ricordo a qualche amico e a te per il primo. Avrei parecchie cose da raccomandarti sul conto mio, ma non