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Al Cardinale Maffi - Pisa.
25 Settembre 1915.
- Eminenza,
che Iddio la benedica mille e mille volte delle preziose parole con cui si è degnata di assicurarmi ancora una volta della Sua benevolenza e della Sua paterna bontà a mio riguardo. Un solo pensiero, mi creda, è quello che mi ta trepidare: che non so davvero come farò a recedermene in qualche modo meritevole e degno. Ho subito spedito a mia madre la Sua lettera, ben sapendo di procurarle così una ben dolce consolazione, e frattanto l’ho incaricata di venire da Lei al più presto possibile, per dirle a mio nome tutta la mia riconoscenza.
Le Sue parole mi saranno di un grande aiuto per incoraggiarmi a compiere fortemente e coraggiosamente tutto il mio dovere di soldato, ora che ho la fortuna e l’onore tanto