Pagina:Giosuè Borsi - Lettere dal fronte, 1918.djvu/23

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e ardentemente da ciascuno di noi, ed egli è degno in tutto della nostra devozione obbediente, perchè, come Gesù, dandoci per precetto di fare sempre la sua volontà, poi viene giù fino a noi, si unisce a noi, ci aiuta e soffre e combatte con noi, così il Re sta in mezzo ai suoi soldati, ne condivide i pericoli e i disagi, mettendosi alla pari col più umile di loro.

Più ci accostiamo alla linea del fuoco e più sono stupefatto, strabiliato dallo spettacolo della nostra potenza militare. Se tu vedessi gli eserciti di carri, le montagne di rifornimenti, le munizioni, i foraggi! Cavalli possenti trascinano carri ricolmi, per ore ed ore, guidati da soldati grandi e fieri, uno dietro l’altro, senza un momento d’interruzione. Che soldati i nostri! Se tu vedessi che giganti gli alpini e gli artiglieri! Il passaggio d’una batteria è uno spettacolo indimenticabile. Ma quello che è straordinario in tanta animazione è la precisione di tutto, il senso d’unità, di subordinazione d’una cosa all’altra.

Se dovessi descriverti tutto quel che vedo minutamente, dovrei star qui cent’anni.