Pagina:Giosuè Borsi - Lettere dal fronte, 1918.djvu/84

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mi sono un po’ assuefatto alle stravaganze di questa posta, altrimenti comincerei a impensierirmi. Anche il giornale l’ho ricevuto una volta sola, e da tre giorni non lo vedo più.

Qua va tutto benone. Quante cose vedo! A poco a poco ti racconterò tutto nelle mie lettere. Ci siamo costruiti una magnifica capanna, un amore, dove stiamo caldi e riparati. Del resto il tempo è ritornato bellissimo. Si dice che tra giorni partiremo ancora per chi sa dove. Baci su baci dal tuo

Giosuè.

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24 settembre 1915.

Mamma mia idolatrata,

rinunzio assolutamente a descriverti la gioia, la beatitudine che mi hanno procurato i tuoi ritrattini. Non potevi farmi una sorpresa più gradita, nè un dono più caro e prezioso di così. Appena aperta la busta, son rimasto una buona mezz’ora a contemplarti e a baciarti, in preda a una commozione dolcissima. Cara mamma mia, mio unico e vero tesoro in terra,