Pagina:Giovanelli - Vita di Alessandro Vittoria, 1858.djvu/127

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TESTAMENTO DI ALESSANDRO VITTORIA. t CODICILLO. INVENTARIO. In Dei Eterni Nomine Amen. Anno ab Incarnatiane Domini Nostri Jesu Christi millesimo sexcenlesimo oclavo, indictione sexla, die vero Dominico, quarto mensis Maij, Rivuoili. Considerando io Alessandro Vittoria scultore, fu de Stesser Vigilio Tridentino, quanto sia fragile et caduca la prcseulc nostra vita, et cosa più certa non habbiamo della morte, et più incerta dell’bora sua; onde attrovandomi, per gratia di Dio, sano di mente et intelletto, ma un poco indisposto del corpo, stando nel letto, ho fatto venir da me in casa mia in Contro di San Zuanne Bragola Ms. Fabritio Bevazzano Nodaro di questa Città, et l’ho pregalo, acciò li beni mei dopo di me vadino secondo è la mia intenlione et, volontà, a scriver il presente mio Testamento, et venendo il caso della mia morte, che sia quando piacerà a Sua Divina Maestà, lo debbi pubblicar, compir, et roborar secondo gli ordini della Città. Et prima raccomando a sua Divina Maestà, alla Beata Vergine Maria, et a tutta la Corte del Ciclo l’anima mia. Mici commissari et eseqiiutori di questo mio Testamento lasso, et voglio clic siano la Reverenda Abbadessa, la Reverenda Priora, et la Reverenda Sacrestana, che saranno, et s’altroveranno di tempo in tempo del Monasterio di S. Zaccaria di questa Città, et insieme il Sig.’ Procurator più vecchio d’esso Monasteri che sarà di tempo in tempo, come di sopra; quali prego ad esser contenti d’accettar il carico volentieri di questa mia Commissaria, et dar cscquulionc, come iu’ assicuro che siano