Pagina:Giovanelli - Vita di Alessandro Vittoria, 1858.djvu/54

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— 48 — I candelabro di bronzo pel cero pasquale, che sla nella chiesa di Sanla Maria della Salute iti Venezia; l’autore del quale ( per essersi egli notato sulla base con le seguenti parole AND. DI. ALESSAND. BRES. F. ) fu tenuto da qualcuno per bresciano; dove a noi pare col Moscióni di poterlo creder piuttosto quel inesser Andrea dei bronzi, ch’era compare del Vittoria ed ebbe parte al getto della statua di San Sebastiano. Ma non perciò sarebbe sciolto il dubbio di quale patria egli fosse; conciossiachè niun altro lavoro si conosca in Venezia di lui, e bene argomenti chi ciò considera per un indizio, che, in qualità di maestro, Andrea facesse ivi breve soggiorno; e fosse alcuno di quei molli giovani e artieri, che Alessandro dalle nostre alpi condusse seco a Venezia. Ad accostarci a questa opinione due notabili circostanze c’invitano. Sta la prima nell’osservazione che fa il chiarissimo Cicognara:

  • Se in questo candelabro non fosse scolpito il nome

dell’autore, die’ egli, non si esiterebbe un momento a crederlo appartenente al Vittoria. Alla quale credenza siamo inclinati per somiglianti lavori in bronzo, ove il Vittoria pose il suo nome.» Essendo dunque quest’opera condotta manifestamente nella maniera di Alessandro Vittoria, non rimane dubbio che l’autore di essa o èra della medesima scuola, od era suo discepolo. E a ciò propendiamo ancor più, dacché per lettere dolio scultore accademico Zandomeneghi fummo accertati, che in questo candelabro, il più ricco che si vegga in bronzo, fuor quello di Andrea Riccio nella maggiore cappella del Santo di Padova, c’ha certe Digitized by Google