Pagina:Giovanelli - Vita di Alessandro Vittoria, 1858.djvu/71

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PARTE QUARTA Una grave afflizione percosse il Vittoria nell’anno 1570. Il Sansovino, suo diletto maestro, passò di questa vita. Dopo avergli tributati gli ultimi ufflzii, volle dare il maggiore attestato di sua gratitudine ed amicizia ch’egli ancora poteva. Scolpi in pietra il ritratto di quel sommo, e vi pose tanta verità (pianto ingegno ed amore; perlochè questa testa riusci sì parlante, morbida e viva, che sembra il duro marmo essersi prestato ad ogni impressione, come ammollito dalle molle lagrime di riconoscenza. Ammirasi il bellissimo busto nella chiesa della Salute, dove furono anche riposte le ceneri del Sansovino. Morto questo antico protomastro della Repubblica di Venezia, vuoisi da alcuni che, per le cose delle fabbriche, essa assumesse al suo stipendio il Vittoria. E ciò diccsi tanto dall’Orlandi nel suo Abccedario pittorico, quanto in una postilla che si legge alla vita del Sammichcli scritta dal Vasari, nell’edizione di Roma, e in altri libri che trattano delle arti belle. Noi G Digitized by Google