Vai al contenuto

Pagina:Giovanni Botti, I boccali di Montelupo.djvu/167

Da Wikisource.

165

può adempire con franchezza; ma la sua stessa vivacità è stata per perderlo, secondo il seguente racconto fatto da lui stesso.

Mentre trattenevami col saggio vecchio Aristofane in Atene, discorrendo appunto del matrimonio di Liside, celebrato nel giorno avanti con gran pompa, comparve verso sera lì da noi esso Sofronimo molto sconcertato, e confuso; ma vedendo me pure ivi, esclamò con un grido di gioia, Oh cari amici! Qual fortunata riunione! io arrivo adesso in Atene, e vengo a voi come un uomo scampato da una gran burrasca ― Qui l’interruppe Aristofane, che volle prima dar luogo agli offici di ospitalità, e indi riprese Sofronimo, a nostra sollecitazione, il suo discorso.

- Il posto in cui son collocato non era veramente per me. Io mi trovo da poco tempo impegnato nella carriera sacerdotale, non so neanche io come. Fino che fui assistente alla celebrazione dei misterj, io mi vi prestavo come macchinalmente, e