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Pagina:Giovanni Botti, I boccali di Montelupo.djvu/23

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monio, che restavagli, onde tentar così di aumentarlo, anzichè andare insensibilmente a distruggerlo. Per questo mi fece egli tornar di collegio, e dopo alcuni mesi mi manifestò esser necessario che mi appigliassi al commercio, per secondare le sue nuove prudenziali disposizioni, giacchè Filippo mio fratello mostravasi un poco svagato, e di minor talento; e mi soggiunse che per mezzo di Monsignor Vicelegato Pontificio di Avignone, col quale aveva buona relazione, mi aveva già trovato un posto nella banca di un Negoziante cospicuo di Marsilia, all’oggetto che potessi io acquistare la necessaria abilità, e avvedutezza nella mercatura, e che bisognava che io pertissi presto per quel nuovo destino.

Aderij ben di genio, e com’era di dovere, alla volontà dell’amate mio genitore, ed egli fecemi fra non molto imbarcare per trasferirmi a Marsilia. Ivi giunto, mi portai dal Negoziante, cui ero diretto, che chiamavasi Ernesto Goulard, quale mi accolse con molta cordialità. Egli mi teneva, qual altre