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Pagina:Giovanni Botti, I boccali di Montelupo.djvu/24

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figlio in sua famiglia, e prese in breve tempo ad’amarmi in modo particolare, a cagione, come piacevagli dire, della dolcezza del mio naturale, e dell’esattezza, ed intelligenza, che mostravo nell’eseguire le mie incumbenze. E siccome riuscimmi più volte disimpegnarmi ottimamente, e con sommo dilui vantaggio in varj dilui malagevoli affari, io divenni fra pochi anni suo primo ministro, ed anche posso dire intimo confidente, ed amico, giacchè nulla più agiva senza di me, o senza il mio consiglio. Mio padre, cui eran noti questi miei successi, e che aveva già alquanto istruito Filippo nel commercio, non fece difficoltà che io continuassi a restar con Goulard, come questi richiedeva, vedendo che mi erano molto utili le condizioni, e che poteva Goulard per il suo ottimo cuore stabilirmi anche miglior fortuna in appresso, attesochè non aveva egli che un solo figlio quale era portato, soltanto a sollazzarsi, e di cui non poteva egli far conto veruno per trattare gli affari di commercio.