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Pagina:Giovanni Botti, I boccali di Montelupo.djvu/42

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ressi; ma avvicinandosi l'epoca del parto di Elvira, io non potevo meco condurla, dovei sospender tal gita.

Attendevasi pertanto di giorno in giorno lo sgravio di Elvira, di cui, per il dilei buono, e vigoroso stato di salute, speravasi prospero l'esito, allorchè sorpresa essa da acerbi dolori, tanto fu il parto ritardato, che si dove temere della di lei vita. Convenne alfine ricorrere ai soccorsi dell'Ostetricia: fu estratto il feto vivente ... ma.. Elvira... Elvira, oh Dio! dovè poco dopo soccombere, e spirò nelle mie braccia, senza però che io vedessi pur chiudere quei languidi occhi velati a me rivolti, perchè in quei tenebrosi momenti credei di esser morto prima di lei, e solo mi avveddi avere il disgusto di vivere tuttora quando mi trovai in altre stanza fra le braccia di Goulard, che non mi lasciò un momento.

Stetti non poco tempo come stordito, e fuori di me, e solo mostravo uscire da quella specia di assopimento, con qualche lacrima di tenerezza, quando venivami recata dalla