Pagina:Giovanni da Pian del Carpine - Opera dilettevole da intendere, nella qual si contiene doi itinerarij in Tartaria..., 1537.djvu/21

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[versione diplomatica]


che la ſtanza con tutte le macerie paſſino per mezzo duoi fuochi. Innanci che a queſto modo ſia purificata, Niuno è ardito intrare, o portar fori alcuna coſa. Oltra di queſto ſe qualche morſello ſi mette nella bocca di uno, che non lo potendo ingiottire lo mandi fuora: ſubitamente per la feneſtra tonda della ſua ſtanza, lo cauano fuora, e ſenza pieta l'ammazano. E ſe alcuno zappa ſopra la porta della ſtanza di un Prencipe, perde la uita. Molte altre coſe hanno ſimile a queſte, che reputano peccati. Ammazzar li huomini, aſſaltar lo paeſe d'altri, e robarli le ſue faculta, e fare cōtro li comādamēti e p̃hibitioni di Dio, è nullo peccato appreſſo di loro. De la uita eterna, e dānatione niente ſanno, credono ſolamēte poi la morte, uiuer ne l'altro mondo, moltiplicar in beſtiami, mangiar, e bere, & far cioche faceuano in queſta uita preſente. Nel principio della Luna, ouero quando è piena, cominciano quello che uogliono fare, e chiamono eſſa Luna grande Imperatore, e pregando quella ſe ingenocchiano. Tutti quelli che dimorano nelle ſue ſtanze biſogna che ſi purifichino per il fuoco, la qual purificatione ſi fa in cotal modo. Prima ap-


[versione critica]


che la stanza con tutte le macerie passino per mezzo duoi fuochi. Innanci che a questo modo sia purificata, Niuno è ardito intrare, o portar fori alcuna cosa. Oltra di questo se qualche morsello si mette nella bocca di uno, che non lo potendo ingiottire lo mandi fuora: subitamente per la fenestra tonda della sua stanza, lo cavano fuora, e senza pieta l'ammazano. E se alcuno zappa sopra la porta della stanza di un Prencipe, perde la vita. Molte altre cose hanno simile a queste, che reputano peccati. Ammazzar li huomini, assaltar lo paese d'altri, e robarli le sue faculta, e fare contro li comandamenti e proihibitioni di Dio, è nullo peccato appresso di loro. De la vita eterna, e dannatione niente sanno, credono solamente poi la morte, viver ne l'altro mondo, moltiplicar in bestiami, mangiar, e bere, et far cioche facevano in questa vita presente. Nel principio della Luna, overo quando è piena, cominciano quello che vogliono fare, e chiamono essa Luna grande Imperatore, e pregando quella se ingenocchiano. Tutti quelli che dimorano nelle sue ſtanze bisogna che si purifichino per il fuoco, la qual purificatione si fa in cotal modo. Prima ap-


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