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nano poco a poco, si riuniscono infine in un solo e medesimo strato, poco consistente e giallognolo. Questa produzione acquista della durezza, dello spessore e finisce, se non viene levata, col formare un ugna rugosa e di cattiva qualità. Mentre si effettua questa elaborazione alla superficie del corpo reticolare, il cercine diviene la sede di un’altra secrezione, dalla quale emana una sostanza cornea, che si estende in basso e produce la completa cicatrizzazione della muraglia. Mano mano che, la cacciata del cercine discende, si modella sul tessuto laminoso, e si riunisce intimamente all’antica ugna restante; spinge in basso lo strato primitivamente formato alla superficie viva del corpo papillare, e finisce per ristabilire l’integrità dello zoccolo. Tutte le volte che la piaga siegue questo corso, la cicatrizzazione si fa perfetta, e l’ugna di nuova forma zione offre tutte le qualità richieste. Se quest’ordine viene ad essere interrotto in un modo qualunque, la guarigione non si ottiene che incompiutamente; si formano comunemente dei quarti falsi, e diverse altre alterazioni.
Giacchè la buona rigenerazione dipende dal cercine, l’integrità di questa parte sembrerebbe dovere essere una delle condizioni essenziali. L’osservazione pratica dimostra che, quand’anche il cercine venga distrutto dallo stromento tagliente, la cute che segue la parte recisa diviene centro d’una secrezione cornea, analoga alla prima, ma più lenta, in certo qual modo più difficile. Dietro ciò, si può con-