Pagina:Giro del mondo del dottor d. Gio. Francesco Gemelli Careri - Vol. I.djvu/103

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Del Gemelli. 75


Questo Mago, di cui si è ragionato, avendo, per la cognizion della Natura, maravigliose cose operato, fu dall’ignorante moltitudine collocato nel numero de’ Dei; erigendogli di più una statua sopra del pozzo, che fu per lungo spazio di tempo adorata da’ naturali.

Passato Habsel-arab, s’incontrarono i Padri in asprissimi monti alle rive del Nilo. Alle radici di un di questi monti detto Giabal-ellheir, cioè monte dell’uccello, si vedono le rovine della Città di

Siribis, che vogliono fosse stata fabbricata dal Mago Siribbione, e che sopra una delle di lei porte fu già l’Idolo di tal nome. Vogliono di più, che nella sommità del monte, avesse il Mago, con sue arti, eretto un’Uccello, che in tempo di fertilità voltava la testa verso il fiume, e di carestia verso il deserto; e che quando sovrastava qualche invasione dì nemici, si voltava verso quella parte, donde dovean venire, dibattendo l’ali, con urli terribili, per avvertirne i Cittadini. In questo luogo si vede oggidì un Convento di Monaci Copti. Dieci miglia lontano è una Città detta Minieleben-echasrin, e più oltre molte rovine di Città grandissime, in cui s’annidano


gli