Pagina:Giro del mondo del dottor d. Gio. Francesco Gemelli Careri - Vol. I.djvu/119

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Del Gemelli. 91

bono potuto stare cento persone: nella entrata di questo edificio erano due Idoli, d’un marmo, che si avvicinava al porfido, e di grandezza così sterminata, che il piede solo era lungo otto palmi. Pochi passi lontano è una Torre, o Castello, dove per una porta, e scala, si monta, ad una gran piazza, con più camere intorno, ed altrettante più sopra, in tre altri appartamenti. Vicino la Torre è una strada sotterranea, che conduce al Nilo, e alla Città d’Hapalimus, dalla parte di Ponente, detta oggidì Medinalhabu. In questa Città sono eziandio molte memorie di antichi Templi, e Teatri: vi è anche un laghetto, che si empie nella crescenza dei Nilo, e scema nella mancanza, presso al quale sono due Idoli sì grandi, che si osservano da dieci miglia lontano; uno si dice da’ paesani Samula, e l’altro Damula.

Riposati i Padri in casa d’un Cristiano, si partirono poi con grandissimo ardore di Sole, e timore di ladri; e vennero alle due della notte, nella Città di Licophi, oggi detta Armant, nobilissima per molti Templi, e grandi fabbriche, non che per statue, e colonne. Fu già Sedia Vescovale, e’l suo Vescovo Valusiano in-


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