Pagina:Giro del mondo del dottor d. Gio. Francesco Gemelli Careri - Vol. I.djvu/15

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GIOSEF-ANTONIO GUERRERI


A CHI LEGGE.



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L fine d’indugiarti alquanto prima di leggere la presente opera, non è altramente quello di lodar l’Autore, che molto agevol cosa mi sarebbe; imperocchè potrei adempirlo in poche parole, con adattare a lui l’elogio, che nel principio dell’Odissea fece Omero a Ulisse,

Πολλῶν δ' ἀνθρώπων ἴδεν ἄστεα, καὶ νόον ἔγνω

Avvegnacchè al mio credere altri non sia stato giammai, che intraprendesse un sì lungo, e capriccioso viaggio: avendo egli in altre Isole, che delle Sirene, e di Ogigia approdato; ed altri popoli veduti che Lotofagi, e Lestrigoni; ed essendosi in altri scogli abbattuto che di Scilla, e Caribdi. Ma l’unico mio scopo è di avvertirti, che il nostro Scrittore non dirà cosa, che non abbia co’ proprj occhi ragguardata, ed in ciò, che di veduta non può render testimonio, servirassi dell’autorità di quei, che lo han veduto. Leggendolo poi, rare notizie ritrarrai degl’Imperj, e Reami men conosciuti, e colla lor grandezza intenderai i dogmi, e le cerimonie di molte sette, le leggi del governo così in pace, come in guerra, le rendite, i tributi, li costumi, gli abiti, le monete, le fabbriche più magnifiche, e tutto ciò, che la terra, il mare, e l’aria produce di curioso: con tramschiarvi qualche loro Iconismo, per renderne più paga la mente, e la vista. Sa egli bene, che alcu-

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