Pagina:Giro del mondo del dottor d. Gio. Francesco Gemelli Careri - Vol. I.djvu/261

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Del Gemelli. 229

Ella non è delle inferiori Città dell’Arcipelago; e fu celebrata appreso gli antichi per un Tempio di Nettuno, che avea vicino, al quale, e le vicine, e le lontane nazioni offrivan voti, e sagrifici. Sebbene aperta, è nondimeno grande; stendendosi le sue basse case, abitate da’ Greci, e Turchi, sino alla falda della collina, e sulla riva del mare. Il Castello, che la domina, fabbricato sopra la punta d’uno scoglio, ha parimente dentro le sue mura molte abitazioni di Turchi, e soldati del presidio. Il medesimo Castello difende il porto, ch’è ottimo, e capace di armate; vi erano attualmente le due galee di Rodi, comandate da Ammazza-mamma.

Non molto lontano da Tenedos, è un’Isola due volte più grande, detta Tassi, e in lingua Turca Himbros; nella quale vivono Greci, che pagano tributo a’ Turchi, e a’ Veneziani. Cadde la notte del Mercordì 16 grandissima pioggia, che pose a mal partito i passaggieri, che dormivano nella coperta; però al far del giorno si serenò il tempo, e si mosse vento tale, quale ci bisognava, per entrare le bocche; onde subito levò via le ancore il sonnacchioso


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