Pagina:Giro del mondo del dottor d. Gio. Francesco Gemelli Careri - Vol. I.djvu/371

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Del Gemelli. 337

dubbitava non partisse presto) risolvei imbarcarmi sopra un Ciamber Turco, che passava a Smirne, Fatti quindi porre in barca i viveri per lo cammino; il Giovedì 28. circa le 20. ore, con vento favorevole, si spiegarono le vele: ma appena fatte 30. miglia, il Rais, giusta il loro costume, diede fondo in una spiaggia di Natolia.

Il Venerdì 29. tre ore prima di giorno si tolsero l’ancore; e la sera ci avvicinammo all’Isola di Marmora; però la notte postosi vento contrario, poco col bordeggiare potemmo avanzarci.

Sabato 30. verso mezzo dì ancora davamo dirimpetto alle stesse Isole. Elleno sono cinque; la più grande è detta Marmora, sopra la quale sono quattro picciole borgate, la seconda Bascialiman con cinque Casali; la terza Echnich con uno, la quarta Baglia con due; e la quinta Imaral con altri due. E’ così buono il loro terreno, che danno vino quasi a tutto Costantinopoli a buon prezzo; vendendosene un’Oka (che pesa 48. oncie) tre grani della moneta di Napoli.

Divenuto forte il vento la notte, ed essendo in Marmora la maggior larghezza del Canale, fummo obbligati di ritornar

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