Pagina:Giro del mondo del dottor d. Gio. Francesco Gemelli Careri - Vol. I.djvu/401

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Del Gemelli. 367

go laccio sfioccato all’intorno del collo; come anche alla cintura appese più pietre di marmo, ed al destro braccio un braccialetto delle medesime ben stretto. Aveva di più una bacchetta nelle mani con un pezzo d’avorio in punta a modo di serra, per fregarsi le spalle, dove non potea giunger la mano, oltre una grossa mazza, ed un corno appeso allato, per servirgli di tromba: abito in vero sì ridicolo e stravagante, che meritava d’esser dipinto. Dopo 30. m. di cammino giugnemmo nel Casale di Bosborva, posto alla punta del seno, che fa il Canale, dove per lo vento contrario convenne fermarci.

Il Lunedì 22. (lasciato il duro letto apprestatoci dal suolo arenoso) quattro ore prima di giorno ci ponemmo in barca con poco vento; sicchè coll’ajuto de’ tre remi, che lentamente erano adoprati, arrivammo circa mezzo dì, dopo 30. miglia, a Caterlì picciolo luogo al lido del Canale.

I bei capegli, che ivi hanno le Donne Greche, non ho a quali paragonargli di tutti quelli, che ho veduti in tanti Imperi e Paesi trascorsi. Sciolti, senza veruna esaggerazione giungono a’ piedi, ed an-


noda-