Pagina:Giro del mondo del dottor d. Gio. Francesco Gemelli Careri - Vol. I.djvu/449

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Del Gemelli. 415

a man sinistra, dove sogliono stare le guardie della dogana.

Il Giovedi 29. c’innoltrammo per altissime, ed aspre montagne coperte di nevi, e fornite di abeti; e tanto salimmo, che sulla fine del giorno, ci trovammo quasi alla seconda region dell’aria, nella sommità del monte Ziganà. Ivi il vento suol’essere così impetuoso, che due anni prima passando il Calolicos, nel mese di Febbrajo, al governo di Trabisonda, perdè circa dieci persone del suo seguito, soffocate dal vento, e dalle nevi. Il Pad, Villot per confermazione dello stesso, mi riferi, che passandovi egli cinque anni prima nel mese di Gennaio, col P. Vanderman Fiammengo; perdè questi l’uso della lingua per lo gran freddo, abbandonandosi sopra le nevi, senza poter seguire la Caravana: si rivenne con masticar garofali, e perciò d’allora in poi i Missionarj la chiamano Montagna del Garofalo.

Su questa sommità perdendo la pazienza il Pad. Dalmazio, vedendosi presso all’agonia per la fatiga di montare a piedi, proruppe in queste parole: Messieurs de la Propaganda venez à voir ce qui se passe ici. E pochi passi più innanzi: Venez


donc