Pagina:Giro del mondo del dottor d. Gio. Francesco Gemelli Careri - Vol. I.djvu/450

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416 Giro del Mondo

donc vous, qui n’y baillez pas un Sol; et nous venons avec les charitez de France: que je vous assùre, que donneriez tous vos biens, pour ètre ramenez chez vous. Mentre da volta in volta le medesime parole replicava; io sorridendo gli dicea, per tentarlo maggiormente: che forse credete venendo alla Missione in Levante aller a la promenade aux Tuillieries de Paris, ou au Palais de Monsieur? Io per aver meno travaglio non volli por piede a terra, ma salendo su a cavallo, mi posi a gran rischio di perire precipitato da qualchuna di quelle orribili balze. Scendemmo per 4. miglia di dirupate pendici sino al Karvanserà, che prende il nome della medesima montagna, dopo aver fatto 24. miglia di strada in undici ore. Continuammo a scendere il Venerdì 30. per più agevole cammino, ma più lungo del dovere, per le tortuose vie del monte, che abbonda di abeti, faggi, e nocciuole. Passammo poi il terzo ponte di pietra presso una montagna, appiè della quale entrammo in una sotterranea strada, per passare dall’altra parte ad un picciolo Karvanserà. Dopo dieci altre ore di strada, e 22. miglia, albergammo la sera nel Karvanserà del Casale di Giumis-Xane, cioè Casa


d’ar-