Pagina:Giro del mondo del dottor d. Gio. Francesco Gemelli Careri - Vol. I.djvu/481

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Del Gemelli. 447

quale si distaccano ogni notte 40. cavalli per scorrere sulla frontiera. Le case per gli pochi abitanti, sono come tante caverne fatte di legno, e fango. Da cento trent’anni in quà, ch’è soggetta al Dominio Ottomano, è stata sempre governata da un Bassà; più per gelosia del posto, che perche lo meriti la sua grandezza.

Per compiacere a’ Catergì ci trattenemmo anche il Lunedì 24. Lo Giorgiano pretendea d’avere quivi tutto il danajo della vettura, quando il costume si è di pagarsi in fine del viaggio; e ricusando noi, si ostinò di non voler passare avanti. Fu d’uopo adunque farlo forzare alla partenza dal Doganiere Armeno; altrimente avriamo pigliata altra comodità a suo interesse. Ma ii furbo Armeno fece ben costarci il favore, perche toccandogli (per gli Tambellì, o fardelli) mezza piastra per cavallo, dimandò un zecchino, e con gran stento si contentò d’una piastra.

Accordati con la Dogana, continuammo il cammino il Martedì 25. prendendo per felice augurio nella nostra partenza quattro tiri di cannone, che fecero sentire i Turchi per la sollennità del lo-


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