Pagina:Giro del mondo del dottor d. Gio. Francesco Gemelli Careri - Vol. I.djvu/83

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Del Gemelli. 57

ad avere delle bastonate. Dopo essere stati qualche tempo a bada, per la strettezza delle strade, si fece innanzi un de’ loro servidori, e preso per lo cappuccio un de’ Padri, poco mancò, che non lo facesse cadere a terra; frattanto caricando l’altro d’ingiurie, perché portava un cagnolino in mano, dicendogli: Cane con Cane. Mentre io passava appresso vidi, che un’Arabo faceva sembiante di darmi, con un lungo bastone, sul cappello (perocchè ivi i servidori portano legni, e i padroni mazze ferrate, appese all’arcione della sella) e certo l’arebbe eseguito, se un Cristiano Maronita non l’avesse trattenuto; onde io reso cauto dal pericolo, mi levai i cappello, tanto odioso a gli occhi di quei barbari.

Si continuò la festa Turca Venerdì 14. uccidendosi continuamente animale, la di cui carne non mangiano i Cattolici, per le superstizioni, che si usano nel sacrificargli, e perciò si proveggono qualche tempo prima.

In questi tre giorni di festa (la quale ogn’anno anticipa 11. giorni) si vedono quantità di Signori Arabi sù buoni destrieri montati, (ciò che non è permesso a’ Cristiani) i quali sono obbligati


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