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92 Giro del Mondo

ni nelle stanze, dove ricevono le visite; nell’altre non vi hanno cosa che vaglia. Come che il solajo è coperto di tappeti, vi dormono su, contenti d’una materassa, o d’una coltre.

Non solo per la salubrità dell’aria[Io. Bap. Nicol. herc. p. 3. c. 316.], ma per la comodità del traffico, è così popolata Ispahan, che l’appellano mezzo Mondo; e non senza gran ragione, sì per la tanta diversità di lingue, che vi si odono, come per l’immensa ricchezza de’ suoi Bazar, e botteghe d’ogni genere di mercatanzie.

Il Padre Priore del Convento, in cui io dimorava, sapendo che il mio cavallo dava gli ultimi fiati, fece il Giovedì 8. porre la sella al migliore, che avesse in stalla, acciò me ne servissi. Montatovi su, ed accompagnato da’ suoi servidori, me ne andai passeggiando per la Città. La prima cosa che vedessi, fù la Torre detta in lingua Persiana Monar-Kalè, che fece fare Scia-Abas il Grande, coprendola tutta delle ossa degli animali, che uccise in un sol giorno a caccia. Dicono, che avendogli riferito l’artefice, mancare una sola testa per compimento dell’opra, vi fece porre quella di lui. L’altezza sarà di 80. palmi in circa, e’l


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