Pagina:Giro del mondo del dottor d. Gio. Francesco Gemelli Careri - Vol. II.djvu/153

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Del Gemelli. 125

facilmente il Re prestò orecchio a’ loro consigli, onde fatta daglì Astrologi, e Medici sciegliere un’ora fausta, stabilì un giorno per la nuova coronazione.

Ma non potendo il Re, giusta la legge Maomettana, far quest’azione, se non dopo aver superato e discacciato alcuno ingiusto pretensore, o usurpatore della Corona; fece prendere un Gorì, che si diceva discendente dall’antica stirpe de’ Rustani (che signoreggiarono la Persia, e la Parthia) e porlo sul Trono, colle spalle appoggiate ad una figura di legno. Indi fece venire tutti i Grandi ad inchinarlo, e riverirlo come legittimo Re, sino a tanto che venisse l’ora fortunata. Giunta l’ora, nell’istesso punto un’ufficiale con la scimitarra tagliò la testa alla figura di legno, e’l Gorì fuggì via: dopo di che il Re montò sui Trono, fu salutato da’ Grandi, si cinse la scimitarra, e si pose la berretta di Sofì in testa (che sono gli atti possessivi della Corona appo i Persiani) mutandosi il nome di Sofì in quello di Selemon. Da indi in poi gli Astrologi cadettero dalla grazia del Re, e ricuperaronla i Medici.

Scia-Selemon era nato di una Giorgiana; e come che prima di salire al Tro-


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