Pagina:Giro del mondo del dottor d. Gio. Francesco Gemelli Careri - Vol. II.djvu/175

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Del Gemelli. 147

fronte con fronte, il Vescovo lesse in un libro appoggiato sulle loro teste; e richiestigli della loro volontà, gli benedisse, al suono di tamburri, ed altri barbari strumenti. Udita quindi la Messa, se ne ritornarono col medesimo ordine.

Si dee avvertire, che gli Armeni maritano le loro figliuole in età tenera, quasi in fasce, per tema che il Re non se le tolga nell’Aram. Il contratto sogliono farlo le madri, facendone poscia partecipi i padri. Conchiuso ch’egli è, và la madre dello sposo, con due donne di età ed un Prete, in casa della madre della sposa, e presenta l’annello da parte del suo figliuolo: questi vien poco dopo, e dal Prete vien benedetto, insieme colla fanciulla: dandosi poscia a tutti da bere per allegrezza. Seguiti questi sponsali, dee lo sposo ogni anno in tempo di Pasqua, mandare alla sposa una veste, giusta la di lei qualità. Or quando s’han da celebrar le nozze, tre giorni prima il Padre del marito manda un pasto in casa della nuora; dove si truovano i congionti di amendue le parti, le donne in uno, e i maschi in un’altro appartamento. Il giorno seguente lo sposo manda un’abito alla sposa, e poi và a prendersi quello,


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