Pagina:Giro del mondo del dottor d. Gio. Francesco Gemelli Careri - Vol. II.djvu/185

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Del Gemelli. 157

⅛ch’eravamo dell’accompagnameto. Nel mentre si apprestava il desinare, il Rè s’informò dall’Atmath-Dulet, chi eglino si fussero, ed a che fine fussero venuti in Persia.

Circa un’ora dopo s’imbandì la mensa all’uso del paese; cioè sendo tutti seduti colle gambe incrocicchiate, si pose avanti a ciascheduno un drappo di seta, con una pelle di sopra. Vennero primieramente diverse sorti di confezioni, e frutta in piatti d’oro. Poi tre gran bacini di pilao rosso, bianco, e giallo, coperto di polli, e carne, che furono distribuiti in piatti d’oro. Io ch’era nella tavola degli Ambasciadori, non mangiai del pilao, perche non posso gustar butiro, ma solamente qualche frutto condito in zucchero, o in aceto. Il Re mangiava l’istesso sopra una tavola coperta di drappo d’oro. Tutti divoravano prestamente i cibi, perche il festino si faceva in fretta, all’uso di Levante. Si bevè molta limonata, ed acqua rosata con zucchero candito.

Finito di mangiare, verso mezzodì fu licenziata l’udienza, e ogn’uno usci fuori. Alzandosi in piedi il Re, osservai, che portava una Cabaya a color d’oro, con cintola, e turbante alla Persiana adorno


d’una