Pagina:Giro del mondo del dottor d. Gio. Francesco Gemelli Careri - Vol. II.djvu/223

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Del Gemelli. 193

tata; sicchè in alcuni delitti non ponno pronunziar sentenza capitale, ma denno rimettere il reo al Kan più vicino.

I costumi de’ Persiani sono affatto diversi, anzi contrarj da quelli de’ Turchi; imperocchè eglino sono civili, mansueti, piacevoli, onesti, grati, liberali, nemici della frode, ed amatori de’ forestieri. Non odiano come i Turchi il nome, e’l vestire de’ Cristiani, anzi si mostrano loro benigni, ed affabili; sicchè può ciascuno andar vestito a suo piacere, e gire a cavallo, e a piedi senza pericolo d’esser beffato per le strade; nè gli vietano il color verde, come in Turchia. Fra gli altri loro convenevoli sogliono ordinariamente dire: Io mi sacrifico a’ vostri desiderj: vorrei che le pupille de’ miei occhi facessero il sentiero a’ vostri piedi; o pure: Io sono il vostro schiavo, a voi tocca il comandarmi, etc. Nell’incontrarsi fra di loro, le persone di ugual condizione si salutano, stringendosi le destre, nell’istesso tempo portandole nella sommità del capo, in segno d’amore e di stima: a’superiori portano la destra nella sommità della testa, e poi sullo stomaco, con uno inchino. Nelle feste principali si visitano, annunziandosele felici per più anni; e i Signori

Parte II. N rice-