Pagina:Giro del mondo del dottor d. Gio. Francesco Gemelli Careri - Vol. II.djvu/259

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Del Gemelli. 229


Usciti d’Ispahan, e delle vicine contrade seguitammo il cammino favoreggiati dal lume della Luna; e dopo aver fatte nove miglia in quattro ore per paese piano sì, ma sterile, arrivammo al picciolo Villaggio di Spaneca; nel cui fangoso Karvanserà convenne albergar la notte, e trattenerci il Giovedì 2. per aspettar la soma del vino, rimasa nell’abitazione degli Olandesi, per negligenza del Ciarvattar. In quello Casale il Re Scia-Abas diede molte Terre a un Signor Persiano in iscambio de’ due Villaggi di Ispahan, pigliatisi quando vi trasferì la sua Sede da Sciras. Dicono, che quel Signore era così potente, che il Re in passando avanti la sua casa, smontava da cavallo; però io non intendo esserne mallevadore.

Avendo io fatto caccia di molte colombe, ed essendo già venuta sin dal Mezzodì la soma del vino, cenammo la sera allegramente. Poi circa un’ora di notte montati a cavallo, facemmo 24. miglia in dieci ore, sino al Casale, e Karvanserà di Mayar, incomodati molto dal freddo, e dal vento. Quivi demmo per nostra cortesia quattro Abassì a’ Rattar; ma per istrada non avevamo voluto dar


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