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nulla a due meschini, che guardavano il passo in vicinanza de’ monti. Il mentovato Karvanserà era mezzo miglio lontano dal Casale, fatto edificare 12. anni prima da Scia-Selemon: e veramente l’edificio è magnifico, essendo fatto di buoni mattoni, ed adorno di lunghe file d’alberi, e d’una caccia riserbata all’intorno per lo Re.

Riposati tutto il Venerdì 3. partimmo la sera all’istessa ora, e dopo 16. miglia, e 6. ore di strada, per paese anche sterile, giugnemmo in Cumuscia, picciola Città fangosa, porta in un fertile piano, ed abbondevole d’ottime frutta. Quivi trattenutici tutto il giorno de 4. passai il tempo alla caccia delle colombe.

Il viaggiar di notte era cagionato dalla malizia de’ Ciarvattar; perocchè eglino a vicenda dormivano sopra l’asino, più tranquillamente che in un letto, nulla curando, che noi perdessimo il sonno. Per dar rimedio a sì fatto male, deliberai col Padre Francesco di minacciargli di bastonate, se mai più dormivano sull’asino; perche al’ora certamente averiano viaggiato di giorno. Or non approfittandosi essi dell’avviso, n’ebbero quella notte una buona prebenda, essendo colti sul fatto: ed in tal guisa, siccome aveva-


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