Pagina:Giro del mondo del dottor d. Gio. Francesco Gemelli Careri - Vol. II.djvu/290

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oggidì, che sappia leggerlo; perche tutti s’applicano alla lingua Spagnuola. Or quanta maggior difficultà dovranno trovare i Popoli della Persia, dopo migliaja d’anni dalla caduta del loro Imperio, in leggere l’antiche scritture?

Ben meritarebbero sì preziose reliquie dell’antichità esser’intagliate distintamente in rame, per diletto de’ virtuosi, prima che per colpa de’ naturali finiscano d’andare in perdizione; ma troppo dura impresa si era di far disegnare più di due mila bassi rilievi, e grave spesa porgli in istampa. Si contenterà dunque il cortese lettore d’avere delineata la pianta del Palagio, con alcune delle principali figure; acciò s’abbia qualche contezza della diversità degli abiti degli antichi Persiani: e di più due righe, delle dodici, che compongono l’iscrizione del pilastro del primo piano; forse per l’avvenire alcun più fortunato indagatore delle lingue Orientali vi trovasse campo di far pompa del suo ingegno.

Avendo utilmente impiegato tutto il dì in vedere, e notare distintamente la miglior parte di tali antichità, finalmente me ne ritornai; e appena giunto al luogo, dove avea lasciato il servidore Ar-


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