Pagina:Giro del mondo del dottor d. Gio. Francesco Gemelli Careri - Vol. II.djvu/311

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Del Gemelli. 277

Mercordì 13. perocchè salimmo l’aspra, ed erta montagna di Ciampà; nella cui sommità trovammo il Karvanserà di Serkù nuovamente fabbricato. Due miglia più avanti cominciammo a scoprire il Mare del Seno Persiano, e Bander-Congo. Quindi per un cammino precipitoso scendemmo al piano, dove mi furono mostrati varj monticelli di diversi colori per tingere, particolarmente di rosso, e verde. Vi erano anche nel suolo marmi, e bianchi, e rossi, quasi calcinati dal Sole, de’ quali si servono in vece di Bolo-Armeno, nè senza riuscita. Dopo due altre miglia giugnemmo nel Karvanserà di Ciampà. Quivi trovammo un Padre Agostiniano Vicario del Congo, il quale la sera ne diede cena. Ammirai a tavola un vecchio Armeno di 70. anni, che dopo aversi piena la pancia di più vivande, si mangiò in fine una intera piramide di pilao, che lo gonfiò come: un tamburro: credeva io, che per un pezzo egli ne starebbe male, però a mezza notte si trovò aver sì ben digerito, che di bel nuovo cominciò a mangiar biscotto. Egli era venuto per curar come Medico il Padre Francesco, ma io non gli avrei confidata la cura del


mulo.