Pagina:Giro del mondo del dottor d. Gio. Francesco Gemelli Careri - Vol. II.djvu/327

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Del Gemelli. 293

taluna più grande della pellegrina; ma non tengono la chiarezza delle Orientali, anzi sono tutte schiacciate, nere, e piombose, a cagion del mal fondo, dove si generano, alle volte basso uno, e due braccia.

Nell’Isola della Margarita per l’addietro si pescavano anche buone perle, così per la grandezza, come per la chiarezza; oggidì però non se ne truova molte, oltreche la pesca s’è dismessa. Se ne prendono anche poche in Santa Marta, ed altre Isole, però di niun pregio, e valore.

Avendo abbastanza ragionato delle perle, egli fie bene dar contezza al lettore di altre cose notabili di quei luoghi. E primamente deesi sapere, che nelle vicinanze dell’Isola di Baharen, essendo tutte le acque di mal sapore, e salmastre; i forestieri, non avvezzi a beverla come i naturali (come che non ponno averne migliore, nè anche da’ luoghi di Terraferma) la fanno prendere dolce dal fondo del Mare, una lega discosto dall’Isola. Vi vanno quattro uomini in barca, de’ quali due si tuffano al fondo, con vasi ben serrati alla cintola: essi quando toccano terreno, subitamente aperti i vasi, l’empiono d’acqua (ch’è dolce per due o tre piedi dal suolo) e gli tornano a chiudere:


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