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12 Giro del Mondo

dello, avendo io mandato per gli cavalli, il Maomettano affittatore mi venne meno di parola, fingendosi infermo. Questa mancanza mi fece in tutto perdere la sofferenza, perche vidi partire i compagni, senza speranza di poterne avere altri per allora; perche la Caravana, che veniva d’Arzerum, s’era rimasa a mezza strada per tema di ladri.

Il Giovedì 3. desinai nel Convento de’ Padri Gesuiti; e’l Venerdì 4. avvisato, che vi era un’altra picciola compagnia di Giorgiani, che andava a Nakcivan, deliberai accompagnarmi con esso loro, non essendo così pieno di ladri il paese Persiano, come quello di Turchia. Presi due cavalli per lo stesso prezzo, e mi preparai alla partenza.

Prima di passare oltre non è bene, che io tralasci, come per tutto il tempo, che io dimorai in Erivan, osservai sempre il monte Ararath la mattina chiaro sino alla sommità; ma verso la sera, per gli molti vapori, che il Sole attrae così dal monte, come dalle acque del piano, turbarvisi l’aria, balenando, e scoppiando tuoni, e più tardi dileguarsi i vapori in pioggia. Egli si è anche da avvertire, che l’altezza di questo monte eccede quella del


Cau-