Pagina:Giro del mondo del dottor d. Gio. Francesco Gemelli Careri - Vol. II.djvu/43

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Del Gemelli. 15

cemmo adunque camminare di buon passo i cavalli, per sopraggiungere il Giorgiano, ed altri partiti prima. Cominciò verso un’ora di notte la pioggia, e i baleni soliti dell’Ararath; ed essendo giunti prima delle due alla riva del fiume Gavuri-ciny, che portava molt’acqua, e si dovea passare a guazzo; nè parve miglior consiglio differire il passaggio sino al giorno. Pernottammo quindi nel Casale dello stesso nome, dove erano molti Kurdi, contentandoci d’aver fatte 18. miglia di strada. La picciolezza del Karvanserà obbligò alcuni Turchi, che s’erano accompagnati con noi, a dormir sui suolo all’aria aperta.

Al far del giorno la Domenica 6. passammo il fiume con una guida del paese; perche essendo largo due tiri di schioppo, con difficultà si guada da chi non è pratico. Camminammo poi per paese piano, parte incolto, e parte coltivato, con l’acque, che si tolgono da’ fiumi vicini, per irrigare i grani, e l’altre biade; le quali però han questo grandissimo difetto, che non si conservano più d’un’anno. Facemmo in quel giorno 30. miglia in 11. ore, e la sera albergammo nel Casale di Satarach; dove in vece di dormire,


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