Pagina:Giro del mondo del dottor d. Gio. Francesco Gemelli Careri - Vol. II.djvu/55

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Del Gemelli. 27

quelle parti si consuma assai; non essendovi persona civile, che non ne abbia gli nivali, e scarpe. Le sanno del cuojo di cavalli, asini, e mule, della parte della groppa solamente.

Essendovi anche la Moschea di Hassan-Bascià, andai a vederla. Questo edificio su fatto dagli Osmanlì, senza risparmiar nè tempo, nè spesa. Si vede nel primo ingresso una facciata d’ingegnoso lavoro di mattoni, con rilievo di marmo lavorato all’uso d’Italia, con fiori, uccelli, e frutta di varie maniere. La porta è tutta di un pezzo di marmo bianco (come quella di Osmanlù) donde s’entra in un chlostro, o cortile quadrato, e poi in una volta a tre ordini, a’ fianchi della Moschea, senza veruno ornamento. Indi per due picciole porte, fatte nell’estremità, si passa nella Moschea, che hà la facciata con due alte Torri dello stesso lavoro; però le cime delle Torri sono rovinate. Consiste la Moschea in una sola gran cupola, lavorata vagamente dello stesso marmo, con arabeschi di azurro, e di oro; e dipinta leggiadramente in alcune parti di buoni fiori, ed in altre di capricciosi disegni. La nicchia, dove pochi vanno ad orare, è dal lato del Meidan, o piazza,


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