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66 Giro del Mondo

tanto che i servidori del Ius-Bascì ebbero apprestato un’agnello per la cena. In fine i Rattar credendo Malachia Giorgiano, e me lottatore del Re, se ne andarono senza alcun profitto; perche nelle vicinanze d’Ispahan sono eglino meno insolenti, e non ardiscono maltrattare un Franco; particolarmente quando credono, che vada per servigio dei Re.

Postici di nuovo a cavallo la sera del Martedì 29. seguitammo il nostro cammino; e dopo sei ore giugnemmo nel karvanserà di Rehegiup, avendo fatte ben presto 20. miglia. Questo Karvanserà è ben grande, e ben fabbricato, con un’alto arco nell’ingresso, e quattro Torri negli angoli; avvegnache sia posto in una solitaria campagna senza Casali vicini. Indi a 12. altre miglia, fatte in quattr’ore, ci riposammo in un simile karvanserà, detto di Koschkeria; e dopo altrettanto spazio giugnemmo il Mercordì 30. nel Karvanserà, e Casale di Dongh, dove si congiungono le due mentovate strade, che menano ad Ispahan. Tre miglia lontano vedesi un’altro buon karvanserà per coloro, che vengono dalla strada di Ardevil, e Casbin. Quello di Dongh può dirsi però singolare nella


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