Pagina:Giro del mondo del dottor d. Gio. Francesco Gemelli Careri - Vol. II.djvu/97

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Del Gemelli. 69

e rispetto, il non comprare un cavallo, saputo che io trattava di pigliarlo per me.

Verso la sera del medesimo Mercordì ci ponemmo in cammino, senz’aver più tema delle mutazioni di tempo, e pioggie, come in Tauris. Dopo quattr’ore avendo fatte 12. miglia (misuro in questa maniera la strada, perché le leghe de’ Persiani sono differenti da quelle de’ Turchi, e non sempre d’una maniera) passammo per un Karvanserà; ed indi a dieci altre miglia, in tre ore giugnemmo nella Città di Sava, dove albergammo in un karvanserà fabbricato con loto.

La Città di Sava è posta in un piano fertile, con molti villaggi all’intorno; e quantunque il fango abbia buona parte ne’ suoi edificj, non lascia però di parer bella. Le sue mura, che hanno di circuito quattro miglia, sono in più luoghi cadute, danneggiate non da altro, che dalle pioggie: ciò è anche accaduto alla Fortezza, posta sulla cima d’un colle. Vi sariano buone Moschee, se non fussero andate in rovina per l’antichità. Il maggior traffico di questa Città è di alcune picciole pelli arricciate, di cui si servono i Persiani, (come anche tutti i


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