Pagina:Giro del mondo del dottor d. Gio. Francesco Gemelli Careri - Vol. III.djvu/199

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Del Gemelli. 153

nato in Dehì, Egli esercitando la carica di Capitano de’ Cristiani, di là ad un’ora fece crudelmente battere in mia presenza, legati ad un legno, due Maomettani, che s’erano ubbriacati. Dapoi che furono licenziati, gli renderono grazie del gastigo, ponendo la mano in terra, e poi portandola sul capo, all’uso del Paese.

Quel medesimo giorno il Re richiese il Casì, (o Giudice della legge) s’era di maggior servigio di Dio andare a combattere co’ suoi nemici, per dilatare la setta Maomettana; o pure di passare in Vigiapur a fare il Ramazan, o Quadragesima. Volle il Casì tempo per rispondere alla dimanda; ciò che fu di piacere al Mogol, il quale era grandissimo simulatore, ed Ippocrita, e che non faceva mai quello che diceva.

Il Sabato 19. andai in Gulalbar (così chiamano l’Alloggiamento Reale) e trovai che il Re stava attualmente dando Audienza; però tanta era la moltitudine, e confusione, che non potei vederlo bene. Le tende del Re, giunte a quelle de’ Principi, teneano tre miglia di giro, ed erano munite d’ogni intorno con palificate, fossi, e 500. falconetti. Vi si entrava per tre porte, una per l’Aram, o


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