Pagina:Giro del mondo del dottor d. Gio. Francesco Gemelli Careri - Vol. III.djvu/267

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Del Gemelli. 221


La soldatesca del paese non differisce punto, intorno a gli ufficj, e disciplina, dalla soprammentovata; se non che giammai non viene appresso al Re; ma ciaschedun Reame ha la propria, per custodire i confini da’ stranieri, come da’ Persiani, Ogani, Balucci, ed altri.

Qualsivoglia genere di soldati, ha senz’alcun fallo, la paga ogni due mesi dal Tesoriere Regio, fuorche quelli, che sono pagati dagli Omrah, come di sopra divisammo. Nè v’è pericolo, che tal pagamento si differisca; imperocchè vivendo quivi ciascheduno colla propria industria, o col servire il Re (per difetto di rendite particolari) il tenergli a bada, sarebbe un fargli morir di fame, o pure obbligargli ad ammutinarli. Ed in vero la maggior maraviglia di quello Stato è, il vedere tante migliaja di persone vivere col soldo del Re. In Europa non accade così, perche i soldati talvolta ponno aiutarsi col proprio; se pure, per difetto di paga, non vivono dell’altrui.

Il numero che teneva, allora quando io vi fui, il Gran Mogol, dicono, che giugnesse a 300. mila, e più cavalli, o 400. m. pedoni. Di essi parte n’eran occupati nel Campo di Galgalà: 60. mila fra


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